Perché l'unboxing al Day One? Lo so, è cosa da nerd ma trattandosi dell'ultima console che mi regalerò (ho 43 anni, la vita media delle console è 7-10 anni, dubito che a 50 anni suonati abbia ancora di queste pulsioni...) ho voluto festeggiare in questo modo l'acquisto. Dedico questa recensione al Capitano col quale avrei condiviso sicuramente questi momenti. Evviva il Capitano!
Era il Natale del 1982 quando mio padre ci regalò l'Atari VCS 2600.
Ricordo che ci arrampicammo a fatica sul mobile più alto della camera da letto dei miei e trovammo l'oggetto del desiderio di quell'anno, ancora imballato nel sacchetto con il nome del negozio dove era stato acquistato... Solo parecchi anni più tardi, nel 2007, discutendo con il Capitano delle nostre esperienze videoludiche, mi resi conto di quanto fummo fortunati perché mi disse che avrebbe tanto desiderato a quell'epoca un videogioco, cosa che la sua famiglia non aveva potuto permettersi...
A quei tempi se volevi videogiocare dovevi andare al bar o in sala giochi e il desiderio di tutti era di poter giocare in casa propria la controparte arcade. I risultati di quelle conversioni, ovviamente, non erano proprio sensazionali. Pensate alla versione home di Pac-Man (Atari, 1982)

o di Burger Time (Intellivision, 1982) giusto per non far torto a nessuno e per testimoniare che l'origine della "console war" si perde nella notte dei tempi... Ma la magia che scaturiva da quella cozzaglia di pixel animati da un processore da 128 byte e guidati da un joystick composto da leva e un unico tasto, era incredibile! La magia stava nel “gameplay" (o "giocabilità") il resto lo faceva la nostra fantasia e immaginazione.
Da allora di console "sotto i ponti" (e a casa nostra, per la gioia di nostro padre...) ne sono passate e ormai l'emulazione dei giochi da bar è stata ampiamente surclassata da realizzazioni videoludiche home assolutamente avveniristiche e con dispiegamenti di risorse per realizzarle da fare invidia, talvolta, alle produzioni cinematografiche. Adesso i giochi vantano una grafica incredibile, quasi da realtà virtuale, si può giocare in rete e sfidare online utenti dall'altra parte del mondo!
Tuttavia, quello che spesso è mancato, è la qualità del "gameplay", quel quid che ti fa rendere magico un gioco al di là del fatto che sia più o meno bello graficamente.
Pensate a giochi come ICO per PS2,
titolo pubblicato nel lontano 2001, che è tutt’ora attualissimo: grafica ovviamente ormai superata, funzioni controller limitate a leva per il comando, tasto per il salto e tasto per l’attacco (quasi quasi poteva bastare il joystick Atari!) ma la semplicità del “gameplay" e l’incredibile intreccio narrativo garantivano giocabilità e coinvolgimento totale. Potrei citare addirittura un gioco dell’Atari 2600 che è sempre a mio giudizio appassionante e moderno: Beamrider
prodotto da Activision nel 1983. E' una sorta di Space Invaders su binari sviluppato anzichè in verticale, in profondità. Semplice e avvincente. Ancora oggi mi ritrovo a giocarci qualche partita!
Adesso fa tanto clamore Resogun, un clone di Defender (Williams, 1980!) con grafica stellare ma pur sempre un clone di Defender…
Tutto questo per esprimere ciò che mi aspetto da questa nuova generazione di console: il top della "giocabilità" per mezzo dello sviluppo di idee di gioco originali e fantasiose (notate: niente che faccia riferimento alla potenza di calcolo dei nuovi processori integrati) associate a un nuovo modo di approccio al gioco rispetto al passato. Ritengo che questo sarà il compito più difficile per gli attuali programmatori i quali non hanno ormai più scusanti: con le attuali console e i nuovi controllers (faccio riferimento a Kinect, Move e compagnia bella) sarà possibile dar sfogo a tutte le loro fantasie (personalmente sto ancora aspettando la simulazione definitiva della spada laser di Star Wars!!). Per forza di cose, dovranno essere tuttavia molto più spregiudicati rispetto al passato: ora hanno tutte le armi a disposizione per realizzare le idee ma sono queste che non devono mancare! A proposito di spregiudicatezza, l’apertura di Sony ai giochi “indie” va proprio in questa direzione. Su PSVita e PS4 sarà dato sempre più spazio a programmatori indipendenti che, senza doversi preoccupare del budget (bugia...), svilupperanno giochi estremamente originali. Porto ad esempio la mia esperienza personale con PSVita: i giochi più interessanti ai quali ho giocato sono titoli rigorosamente "indie" (Limbo, Mutants Blob Attack, Guacamelee!, Sine Mora e Hotline Miami).
Questo è in sintesi ciò che vorrei dalla next gen ma vediamo quel (poco, per ora) che già offre. Salto a piè pari la descrizione delle caratteristiche tecniche della PS4 anche perché troverete ampie recensioni sui siti più disparati e competenti di questo (ricordo solo che è potente 10 volte la PS3!). Mi concentrerò invece sull'impatto che ho avuto all'apertura della scatola d’imballo e dopo i test con i primi giochi.
Innanzitutto la console ha un design fantastico. E' più piccola e leggera della PS3, ha la forma di due parallelepipedi affiancati,

è divisa da una banda luminosa orizzontale in due quadranti di cui il più piccolo, quello superiore, è laccato, il che dona alla superficie la caratteristica della riflettenza (l’altro lato della medaglia è che inevitabilmente tende ad attirare molta polvere). Insomma, scordatevi le linee morbide della PS3 perché qui si rievoca il modello della PS2: il monolite nero è tornato!
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Il Day One! |
L’avvio è rapido e dopo una fulminea schermata nera con logo bianco PlayStation nel centro si apre un'ulteriore schermata in cui si deve decidere se accedere in qualità di utente registrato o come ospite. La connessione al sistema PSN risulta immediata così come velocità di caricamento delle pagine dello stesso (questa è una sostanziale differenza rispetto a PS3, dove bisognava pazientare non poco). Tramite l'aggiornamento della App del PS store su smartphone è inoltre possibile acquistare giochi in rapidità anche dal cellulare (la qual cosa era già attiva sul sistema Microsoft) che può essere utilizzato a sua volta come telecomando. Anche la connessione PS4-PSVita è risultata estremamente facilitata grazie all’installazione dell’ultimo firmware della portatile che ha garantito l'interazione pressoché istantanea delle due console! La PSVita può essere utilizzata anch’essa come telecomando, come controller vero e proprio o per giocare in “Remote Play” (utile quando, ad esempio, sei in una fase concitata del gioco e tua figlia vuole guardare "Violetta"! Puoi recarti in un’altra stanza con la PSVita e proseguire la partita, connessione wi-fi permettendo…).
Ho inoltre testato con i bambini (per i possessori di PS Eye)
il software gratuito The Playroom constatando quanto il nuovo controller Dual Shock 4, dotato di led posteriore
che ne permette l'interazione con la telecamera (rendendolo un analogo del controller Move a tutti gli effetti!), sia potente. Lo sfregamento del tasto touch verso l'alto ha consentito di generare una serie di robottini che fuoriuscivano dal joystick riempiendo gradualmente lo schermo (e la stanza). Ottima l'interazione degli stessi con gli elementi reali ripresi dalla telecamera (tappeto, divano, etc) con grande resa di tridimensionalità (mia figlia si divertiva a farsi coprire distesa sul tappeto da questi personaggi)! All'interno della nuova PS Eye è stato inoltre implementato il comando vocale per impartire ordini alla console senza premere tasti (vedi Kinect). In linea di massima si tratta di un netto passo avanti rispetto alla precedente versione su PS3.
Ma la cosa che al momento mi ha colpito maggiormente è la qualità tecnica del controller Dual Shock 4: finalmente i due stick sono dotati di grande sensibilità e consentono di graduare al meglio l'entità del movimento a seconda della pressione esercitata. Da segnalare la scomparsa dei tasti Start e Select, sostituiti dal tasto Options (che in qualche modo li congloba) e dal famigerato tasto Share,
premendo il quale durante una sessione di gioco si avvia uno schermo con tre icone selezionando le quali è possibile a) condividere un'immagine tratta dal gioco; b) condividere una scena video tratta dal gioco; c) condividere il gioco stesso con altro utente. Devo dire che questo tasto "magico" è quello che più mi ha incuriosito fin dalla presentazione della console e suscita in me grandi attese (è il riferimento, sicuramente criptico, della citazione di "Matrix" nell'Unboxing video). Ho ricevuto analoga impressione favorevole dai grilletti posteriori, adesso effettivamente a forma di "grilletti" cioè concavi (sembrerà banale ma è così...). Insomma, tenendo in mano il nuovo Dual Shock 4 i controllers della PS3 vi sembreranno quasi dei giocattoli! Vi ricordate la pubblicità della Nike in occasione dell'arrivo all'Inter di Ronaldo? E' davvero il caso di dire: "La potenza è nulla senza controller!”
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La potenza è nulla senza "controller" |
Per quanto riguarda la parte videoludica vera e propria, al momento ho testato solo Assassin's Creed IV restando colpito (non esageriamo...) dalla qualità della grafica (texture a livelli mai visti prima in episodio della serie) e dei colori (palette cromatica variegata e luminosissima). Il mare è stato realizzato come non lo si era mai visto prima (e pure la sabbia supera quella incredibile sperimentata su Uncharted 3!). Certo, per ora, nulla che faccia gridare al miracolo. D'altronde la versione per PS4 del gioco non è altro che la versione PS3 "upscaled" a 1080p e con qualche elemento "in game" in più. Anche l'implementazione del tasto touch centrale ha la sua utilità ma, per carità, nulla di imprescindibile (al momento consente solo lo scorrimento agevole delle mappe col il dito). Ieri peraltro, in occasione dell’ennesima strage di templari (ebbene sì, la difficoltà resta sempre la stessa del brand, cioè prossima allo zero) sono anche incappato in un effetto "rag doll" su una salma che proprio non mi sarei aspettato… Mi ha invece impressionato ancora una volta la velocità di caricamento del gioco e dei salvataggi.
In conclusione: l’acquisto al Day One di questa nuova console è stato forse un po’ prematuro. La pubblicità della Sony recita infatti "See The Future" e fa riferimento a qualcosa che di fatto ancora non c'è... I giochi attualmente disponibili per PS4 non valgono a mio giudizio l'accantonamento dalla collaudata PS3 che sicuramente ha ancora qualche "colpo in canna" da sparare prima del Game Over definitivo (a proposito: The Last Of Us è stato davvero il "canto del cigno" dell'attuale generazione come God Of War 2 lo era stato per la PS2?). Rinvierei pertanto l'acquisto da parte dell'utente medio almeno all’estate 2014 quando sicuramente il software sarà adeguato alle aspettative. Certo è che la potenza a disposizione della nuova console targata Sony è impressionante e lascia intravvedere incredibili possibilità di divertimento per noi utenti. E allora, coraggio, fateci divertire!
Il nostromo