sabato 5 dicembre 2015

BATMAN ARKHAM KNIGHTS, PS4




UNA DEGNA CONCLUSIONE PER LA SAGA DEDICATA AL CAVALIERE OSCURO!



Titoli di coda su Batman Arkham Knight, l'ultimo (almeno dicono) capitolo del videogioco sul cavaliere oscuro che va a chiudere la trilogia creata dai ragazzi di Rocksteady per Warner Bros Games per quello che è il tie-in più riuscito della storia videoludica. È il solito Batman? Devo dire di sì anche se, per merito dell'hardware delle console attuali, i programmatori hanno potuto sbizzarrirsi creando un open world (la mappa al dire il vero non è vastissima) percorribile interamente con il protagonista in volo o con la Batmobile! L'introduzione dell'autoveicolo (che in realtà più che per gli spostamenti verrà utilizzato in modalità carro armato per le più disparate battaglie contro i corazzati nemici o per raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili al supereroe mediante il lancio di un verricello elettrico col quale la Batmobile può letteralmente calarsi lungo fiancate di palazzi o altri pendii, etc.) è senza dubbio la più grande novità del gioco che per il resto ricalca il fortunato secondo episodio della serie.

A fianco alla missione principale vi è inoltre tutta una serie di attività collaterali da svolgere che pian piano vi porterà ad incarcerare tutti i criminali della città con grande soddisfazione quando li vedremo accalcati dietro le sbarre! Infine sarà possibile effettuare tutta una serie di sfide di Realtà Aumentata in cui saremo chiamati a mettere in campo tutte le nostre abilità per conseguire determinati obiettivi (tipo elimina la maggior parte dei nemici nel minor tempo, effettua un percorso con la Batmobile nel minor tempo possibile, etc). In base al compimento degli obiettivi richiesti saremo premiati con crediti Wayne Tech che potranno essere spesi per potenziare il protagonista e il veicolo. I nostri punteggi finiranno inoltre online in una classifica in cui potremo confrontarci con gli altri utenti. 

Insomma, di cose da fare per Gotham ce n'è a bizzeffe e non si rischia di annoiarsi certo... Il suggerimento è quello di mettere in gattabuia la totalità dei nemici per assistere al vero finale di Batman. Il finale migliore (il cosiddetto "protocollo Knightfall") si sblocca infatti solo in questo modo  (io ho desistito, per la mole di quest da completare, alla cattura del solo enigmista per cui mi son perso il finale "migliore"!). Il finale “normale” è comunque uno dei migliori ai quali abbia mai assistito ma non dico altro per evitare pericolosi spoiler.

Passando alla disamina tecnica, il gioco è stato programmato con l'Unreal Engine 3 che è stato spremuto all'inverosimile. La grafica è spettacolare anche se lo storico motore grafico andrebbe ringiovanito. Il combat system è quello che ha fatto la fortuna della serie per cui non mi dilungo oltre ma confermo essere solido, appagante e divertente! La possibilità poi, in alcune fasi del gioco, di alternare durante i combattimenti l'utilizzo del protagonista con altri personaggi comprimari (es. Catwoman, Robin e Nightwing) con tanto di "KO di coppia" rende il tutto ancora più spettacolare. Ma il top è il "KO assistito da Batmobile", davvero magnifico!

Il comparto sonoro si attesta su ottimi livelli e contribuisce a ricreare l’atmosfera gotica/dark in termini superlativi come da tradizione. Avevo qualcosa da ridire sulla trama ma il finale davvero pieno di colpi di scena mi ha fugato ogni dubbio: ci troviamo di fronte a uno dei migliori titoli della current generation! Che la Rocksteady si dedichi a una nuova saga tratta dai fumetti? Staremo a vedere, per ora godetevi questo!


Voto 9
Il nostromo

giovedì 10 settembre 2015

BLOODBORNE, PS4



A cinque anni esatti dalla sua scomparsa, Alfred è sopravvissuto alla notte di caccia il 13 agosto 2015.

Titoli di coda su Bloodborne, gioco targato From Software, esclusiva e prima vera "killer application" per PS4 dall'uscita sul mercato della nuova console. Autore del gioco, quel genio di Hidetaka Miyazaki che con la saga dei "Souls" ha introdotto un nuovo genere di videogiochi, quello degli "action RPG ad alto tasso di difficoltà" denominati appunto "Souls-like". Per il sottoscritto questo gioco ha rappresentato molto più che una semplice sfida. Correva infatti l'anno 2009 quando regalai al Capitano una copia di Demon's Soul, il capostipite della saga, confidando nelle sue grandi capacità di gamer. Il gioco in questione era caratterizzato da un elevato coefficiente di difficoltà, dall'assenza di mappe, dall'assoluta mancanza di suggerimenti "in game". Insomma, uno schiaffo in faccia all'attuale generazione di videogamers, abituati a essere letteralmente "condotti per mano" dai programmatori. 

Ebbene, il Capitano mi rivelò di aver interrotto il gioco giunto al primo boss in quanto lo riteneva troppo frustrante nonchè una sfida "non verso il gioco in sè ma verso il programmatore". Dopo tanti anni passati a completare giochi anche molto complessi era arrivato a un punto per cui il videogame doveva rappresentare un momento di divertimento e relax, non di frustrazione.
Dopo la sua dipartita mi ripromisi di cimentarmi in suo onore in un "Souls" e quale miglior occasione per il tributo al Capitano poteva esserci se non il completamento di Bloodborne? Vi dico solo che per evitare di interrompere il gioco prematuramente ho nominato il protagonista "Alfred", come il Capitano. Ero infatti molto scettico sulla riuscita dell'impresa. Tenete infatti presente che odio i giochi di ruolo (l'unico che ho completato con piacere è stato Ni No Kuni; Skyrim l'ho "terminato" in sole 18 ore saltando tutte le quest secondarie, una vera bestemmia per i fans della serie; The Legend of Zelda Twilight Princess l'ho interrotto per noia dopo 10 ore passate a girovagare nel villaggio iniziale - il Capitano ci aveva trascorso 350 ore!!). Insomma c'erano tutti i presupposti perché l'impresa non andasse a buon fine. Invece è andata fin troppo bene. Il gioco l'ho addirittura platinato in 4 lunghissimi e faticosi mesi ma ne è valsa la pena!

Ma partiamo con la recensione che avrà un taglio particolare cioè sarà più che altro un insieme di linee guida comportamentali per tutti quelli che come me hanno approcciato per la prima volta questo genere di giochi.
Da qui in poi utilizzerò dei termini che odio in quanto inglesi "italianizzati" ma di largo utilizzo presso la community dei role-game players e pertanto sicuramente efficaci in questo contesto.

Come già detto all'inizio, ricordate che Bloodborne è un gioco di ruolo, con prevalente componente action è vero ma pur sempre un gioco di ruolo. Questo significa che avremo necessità di "livellare" il personaggio (cioè farlo crescere di livello) in modo da affrontare avversari sempre più ostili. Per fare questo dovremo necessariamente "farmare" cioè ripetere alcune sessioni di gioco "n volte" (il numero varia a seconda della bravura del giocatore) per acquisire quella quantità di echi del sangue (l'equivalente delle anime dei precedenti Souls, in poche parole la moneta sonante per il livel up del personaggio) che verranno spese dal protagonista per i potenziamenti. Ciò non significa che con il progredire dell'avventura si diventi invincibili (anche verso la fine del gioco se si è accerchiati da nemici pur di basso livello, si soccombe con una certa facilità...) ma sicuramente il livellamento progressivo consente di affrontare la sfida con più possibilità di riuscita.

Bloodborne è un gioco difficile? Sicuramente non è gioco per neofiti o casual gamers ma se l'ha platinato il sottoscritto significa che è alla portata di tutti. Bisogna solo armarsi di tanta, tantissima pazienza. Allacciandomi al discorso precedente, sicuramente le prime ore di gioco saranno le più cruente (nel vero senso del termine!) in quanto si ha a disposizione un personaggio enormemente sottolivellato rispetto ai nemici che si affrontano e questo può sicuramente ingenerare frustrazione e scoramento. In caso di morte (evento assolutamente frequente ma, ricordate, mai inutile!) si perdono gli echi del sangue acquisiti e si ricomincia il livello daccapo (proprio così, come nei coin-up da bar degli anni '80 ma senza l'opzione "continue"! Pensate che alla stessa stregua i Souls non contemplano neanche l'opzione "pausa"...). Gli echi del sangue restano nel luogo del decesso sottoforma di pozza di sangue e possono essere recuperati se si riesce a raggiungerli senza morire una seconda volta altrimenti vanno perduti irrimediabilmente. Ma poco importa, almeno nelle fasi iniziali, tanto non si avrebbe la possibilità di spenderli per potenziare il protagonista finché non si dovesse riuscire a sbloccare il cosiddetto "automa" nel "sogno del cacciatore", l'hub centrale al quale si può accedere da ogni lanterna che si raggiunge nel gioco e che funziona in pratica da punto di salvataggio. Ebbene, l'automa si sblocca solo dopo aver raggiunto (attenzione raggiunto, non sconfitto) il primo boss del gioco (solitamente il Chierico Belva; scrivo solitamente in quanto questo boss è opzionale; prima di questo mostro ci si potrebbe infatti imbattere, percorrendo un percorso alternativo o semplicemente diverso, nel boss Padre Gascoigne ma poco importa...). La visione del primo boss sbloccherà l'automa e da lì in poi tutti gli echi del sangue guadagnati potranno finalmente essere utilizzati per potenziare il personaggio in forza, resistenza, vitalità, arcano e tinta del sangue (che sono le variabili upgradabili del personaggio) oppure per comprare armi o per potenziare quelle già in proprio possesso. Ma quanto tempo è necessario per arrivare al Chierico Belva? Tenente in conto una decina di ore (o almeno tanto ci ha messo il sottoscritto). Per cui vi suggerisco di resistere, riprovare, perseverare perché dopo quel boss vedrete finalmente la luce. E che luce!

La luce di Bloodborne si riassume nel concetto di "lore" cioè in breve la trama del gioco che è solo desunta dal giocatore in quanto non vi è alcuna spiegazione della stessa; manca in effetti  la voce narrante e pure i dialoghi tra i personaggi sono ridotti all'osso (eufemisticamente parlando...). Questo fatto è assolutamente affascinante perché dà adito a molte interpretazioni possibili di una stessa vicenda. Tutto il mondo di gioco risulta così permeato da un'aura di misteriosa oscurità in cui spicca l'elemento sangue.

Argomento "frustrazione". Tranne le fasi iniziali  (fino al famoso evento dicotomico "primo boss del gioco") in cui si recita davvero la parte di Davide contro Golia (per cui, ad esempio, si cercheranno stratagemmi vari per attirare i nemici singolarmente lanciando dei ciottoli che escluderanno gli stessi dal gruppetto in cui sono raccolti pena morte certa...) il gioco raramente ingenera vera frustrazione perché ogni volta che si soccombe ci si rende conto che è capitato per un preciso evento che si potrà così evitare al "giro" successivo. Esemplari in questo senso sono gli scontri con i boss, davvero fantastici e al cardiopalma! Gettarsi (anche nelle fasi avanzate di gioco, con personaggio potenziato all'estremo) tra le fauci del boss menando colpi random a destra e a manca produrrà difficilmente i risultati sperati. Bisognerà invece studiare i pattern d'attacco del nemico in modo da evitarne i fendenti micidiali e contrattaccare all'occorrenza (ma sempre senza lasciarsi prendere dalla foga...). Vi sorgerà spontanea una domanda: "Se muoio al boss di fine livello devo rifare tutto daccapo?" La risposta è "sì" ma sicuramente durante il percorso che porta al boss avrete sbloccato delle scorciatoie che vi condurranno in pochi passi allo stesso! Non posso descrivervi la soddisfazione che si prova dopo aver percorso un intero livello per poi ritrovarvi a sbloccare un cancello inizialmente chiuso dalla parte opposta che vi riconduce al punto di partenza. Spesso, a pochi passi di distanza da quel cancello ve ne sarà un altro che condurrà al boss per cui avrete tempo di salvare il gioco, rientrare nel "sogno del cacciatore", "farmare" in un'area che conoscete a menadito e livellare il personaggio nel "sogno del cacciatore" in modo da avere più chances di successo contro il boss di turno. A tale riguardo voglio riportare la gioia del sottoscritto dopo l'eliminazione del boss Belva Assetata di Sangue (a mio parere quello che più di tutti incarna il concetto di sangue, l'essenza del gioco), boss peraltro facoltativo (!) ma che dopo la morte "dropperà" (ennesimo termine anglofono, sic...) una chiave che darà l'accesso all'Officina della Cura all'interno della quale potrete forgiare la Spada Sacra di Ludwig, l'arma più "efficiente" del gioco. Va da sè che sarebbe stato un peccato tralasciare questi eventi del titolo che comunque contribuiscono alla profondità del suo "lore". Per uccidere questo boss avrò impiegato a dir poco una trentina di tentativi (è il secondo/terzo boss del gioco quindi lo si affronta con un basso livello generale di punti esperienza) ma non posso dire che mi abbia generato frustrazione perché ogni volta che l'avversario ha prevalso è stato per un errore del sottoscritto o per manifesta inferiorità (con conseguente necessità di livellamento, etc.).
Potrei trattenervi a lungo disquisendo delle numerose side-quest presenti e peraltro fondamentali ai fini dell'ottenimento dei 3 finali del gioco, dei cordoni ombelicali, della Clinica di Iosefka, della regina dei Vilesangue, del reperimento di un misterioso anello di di fidanzamento dal significato ancora oscuro, del significato dei punti intuizione, delle rune, delle pietre di sangue, dei labirinti del calice, della possibilità di indossare abiti reperibili durante il cammino in grado di conferire maggiore resistenza a fuoco, fulmine, veleno e follia, delle side quest di Eileen il Corvo, di Arianna, di Iosefka e di Alfred - ebbene sì, un NPG si chiama proprio come il Capitano!) ma mi fermo qui lasciando a voi il gusto della scoperta.

Adesso un breve cenno all'aspetto grafico e alle caratteristiche di gameplay del gioco. Per quanto riguarda il primo, al di là di alcune compenetrazioni poligonali (talvolta capita di essere colpiti da avversari oltre una parete o una porta; la cosa positiva è che la regola è valida anche all'inverso per cui ne ho approfittato senza pudore all'occorrenza...) la realizzazione grafica/acustica è davvero evocativa e ricca di dettagli come solo una mente geniale e distorta come quella di Miyazaki poteva concepire. La gotica e decadente città di Yharnam è infatti popolata da variegate creature oltre ogni possibilità di immaginazione! Per le vie della città il silenzio dell'oscurità è interrotto dai passi del protagonista sul selciato, dal gracchiare dei corvi, dallo sciacquettio di sinistre creature nelle fogne, dal rintocco delle campane, dallo stridore dei forconi dei nemici trascinati al suolo e dai versi di qualche creatura abominevole poco distante da voi! Ottima l'interazione del personaggio principale con gli elementi della scena (spesso dietro inutili barili accatastati si cela una via segreta per cui abbattete l'abbattibile sempre!). Per quanto riguarda i difetti più macroscopici vi segnalo quello che ormai è il marchio di fabbrica di From Software (ahimè!) e cioè l'effetto "rag doll" sugli avversari sconfitti (che vengono letteralmente trascinati come bambole dal protagonista) e l'infelice gestione della telecamera automatica che spesso fa perdere i punti di riferimento al giocatore costretto a compiere strane peripezie per ricollocarsi in favore della stessa... Devo dire che quest'ultimo problema si presenta solo negli scontri con boss particolarmente corpulenti. Per quanto riguarda l'aspetto puramente tecnico il tutto gira a una risoluzione di 1080p e a un frame-rate di 30 fps, ottimo se si considera che, tranne un paio di location, il mondo di gioco di Bloodborne è interamente interconnesso. Per quel che mi riguarda non ho mai notato rallentamenti tali da inficiare l'esperienza di gioco. 

Per quanto riguarda invece il gameplay ci troviamo di fronte a quanto di più bilanciato si possa trovare in ambito videoludico. Pochi fronzoli e molta sostanza! Due tasti per l'attacco normale (con l'arma nel braccio destro e nel sinistro), uno per l'attacco caricato, uno per la schivata (il tasto "cerchio/schivata" alla fine risulterà il più importante del gioco. Il tempo di schivata farà la differenza, specie nello scontro coi boss, tra la vita e la morte!), uno per l'utilizzo degli accessori quali fiale vitali, antidoti, etc. (previa selezione nel relativo slot) e poco altro. Ma è la concatenazione degli stessi che fa la differenza. Un esempio: premere ripetutamente il tasto cerchio per evitare di essere colpiti determinerà un azzeramento della barra relativa alla resistenza che di conseguenza affievolirà le capacità difensive e vi esporrà ad attacchi letali del nemico/nemici di turno! Questo meccanismo suggerisce pertanto una tattica più attendista del tipo "schiva e colpisci". In questo modo, sempre che si sia sufficientemente equipaggiati, state certi che anche il più forte boss immaginabile cadrà sotto i vostri colpi (a tale riguardo si veda il video relativo al mio scontro con il boss "Custode degli Antichi Signori", il maledetto cane di fuoco che credo sia il vero scoglio al raggiungimento del platino in questo gioco https://youtu.be/pUyUaDo9AJo). 

Tuttavia, tenete sempre presente che il protagonista di Bloodborne è un cacciatore perciò non siate troppo timorosi. Di tanto in tanto bisogna osare! Spesse volte ho portato a casa la pelle grazie ad alcuni contrattacchi che hanno stordito il nemico consentendomi di rigenerare la resistenza (le fughe continue spesso mi hanno condotto allo stesso esito degli attacchi ad oltranza... https://youtu.be/D-4PxUVFaHI). Ogni cacciatore che si rispetti possiede una pistola. Bene: usatela! Un colpo di pistola eseguito nel momento della carica del fendente avversario determina sull'avversario il cosiddetto "stunning": il nemico resta temporaneamente indifeso in ginocchio consentendo di effettuare, in una breve finestra temporale, un "colpo critico" estremamente potente! https://youtu.be/sba114y5jD0). Se invece amate i colpi alle spalle, in aree poco popolate di nemici altrimenti sareste facilmente riconosciuti, potrete avvicinarvi silenziosamente alle spalle del nemico e colpirlo con un colpo caricato ("backstab") uccidendolo, nella maggior parte dei casi, all'istante!

Con questo ho concluso e mi auguro che anche voi possiate sperimentare le stesse emozioni che ho provato io.  Sono stato letteralmente rapito dal fascino di questo vero e proprio incubo tant'è vero che ho rimosso il blu-ray di Bloodborne dalla console fumante dopo 4 mesi di assoluto monopolio (tranne qualche breve rimpatriata a Destiny...). A mio modesto giudizio Bloodborne entra a pieno diritto nell'olimpo delle esclusive Sony di tutti i tempi, a fianco di Metal Gear Solid, ICO, Shadow Of The Colossus, God Of War e ai più recenti Uncharted e The Last Of Us.

... E "che il buon sangue vi mostri la via".


Voto 9.75
Il nostromo 


Dedicato all'indimenticabile Capitano Alfredo Spini (1974-2010)



giovedì 19 marzo 2015

THE ORDER 1886, PS4




BELLA MA FREDDA...


Titoli di coda su The Order 1886, la tanto attesa esclusiva Sony creata dai ragazzi di Ready At Dawn, quelli di Daxter e di God Of War Chains Of Olympus per PSP, che vantano nel loro team la presenza di un italiano, Andrea Pessino, che si è esposto in prima persona durante i mesi che hanno preceduto il lancio del gioco per cercare di placare le critiche e i dubbi circa l'effettiva qualità del titolo. Sia ben chiaro, The Order 1886, non è un brutto gioco ma semplicemente a parte la trama, l'ambientazione davvero affascinante e inusuale (Londra vittoriana mai trattata in un videogame), la varietà delle armi (se ne contano almeno una ventina, alcune davvero ben congeniate) e la grafica a dir poco superlativa, il gioco offre ben poco. Si percorrono infatti scenari realizzati alla perfezione (estrema qualità del dettaglio negli ambienti interni ed esterni, effetti di luce e movenze del viso dei protagonisti da “animation movie”) in cui paiono indistinguibili le sequenze scriptate da quelle “in game” ma cotal beltade non viene eguagliata purtroppo dal gameplay che costringe il protagonista a muoversi sostanzialmente lungo un immaginario corridoio (in perfetto stile COD!) affrontando nemici con IA di livello solo modesto, con una ripetitività di azioni da svolgere davvero disarmante. Scarsa inoltre la possibilità di interazione con gli ambienti di gioco e la distruttibilità degli stessi. 

In buona sostanza trattasi di un prodotto ottimamente impacchettato ma di scarso contenuto. Il paragone con Uncharted salta subito all'occhio ma almeno nel titolo Naugthy Dog abbondano le parti esplorative nelle quali bisogna dedicare un minimo di ragionamento e vi è un alto tasso di ironia nei personaggi. Ora, capisco che gli argomenti trattati non favoriscano l’aspetto prettamente ironico del gioco ma sicuramente un po’ di autoironia avrebbe giovato. The Order insomma si prende troppo sul serio ed è estremamente "simmetrico". Un'opera perfetta dal punto di vista estetico ma poco profonda in termini di gameplay (come del resto lo era la versione di God Of War dello stesso studio).

Non mi soffermo su uno degli argomenti presi a baluardo dalla critica e cioè l'infarcimento di Quick Time Events perché personalmente non mi dispiacciono (GOW ne è pieno zeppo eppure funziona!) o dall’eccessiva lunghezza delle fasi scriptate (il Capitano quando finì Metal Gear Solid IV disse che impiegò 18 ore di cui 5 di filmati, in cui spesso si addormentava...). Sono invece d'accordo sulla scarsa longevità del prodotto: circa 10 ore per terminare la missione principale in modalità normale con il 40% del tempo speso in filmati è davvero poco! Dico solo che il commento di mio figlio Riccardo, 7 anni, ai titoli di coda è stato "... Ma The Order dura poco!" E si sa che i bambini sono la bocca della verità...

Come già espresso più di un anno fa, da questa next gen ci aspettiamo di più, non solo in termini di grafica! Nuove idee in termini di gameplay, questo vogliamo! E soprattutto, vogliamo divertirci. Riprovaci Ready At Dawn, sarai più fortunata!


Voto 7.5
Il nostromo

giovedì 26 febbraio 2015

TITOLI DI CODA

Da oggi prende il via una nuova rubrica che andrà a sostituire le recensioni scritte per esteso sui videogiochi dal titolo "titoli di coda" (scusate il gioco di parole). Purtroppo il tempo a mia disposizione per curare questo blog è sempre meno per cui preferisco condensare le recensioni in brevi post scritti a caldo proprio mentre scorrono i titoli di coda dei giochi che vado a completare. Troverete quindi un'analisi molto meno dettagliata dei giochi ma forse più diretta e genuina! In questo primo post troverete una serie di giochi che ho ultimato tra giugno 2013 e febbraio 2015. Ho sostanzialmente "riciclato" degli SMS che inviavo a amici giusto al termine del gioco, durante lo scorrimento dei titoli di coda, alcuni dei quali scritti prima ancora che decidessi di aprire questo blog. Vorrei avere il tempo di descrivervi il tutto in maniera più professionale ma mi è impossibile. Presto vi parlerò delle aspettative, al momento deluse, di questa next gen videoludica e di un confronto pad alla mano tra PS4 e XOne. 


Ma prima, un'anticipazione quasi profetica tratta da un SMS dell'11 giugno 2013:

“E3 stravinta da Sony che con PS4 ritornerà ai fasti della PS2, senza ombra di dubbio. Uscita prevista per Natale al prezzo di 399€!! Mia al D1 ovviamente. Sarà anche l'ultima console alla quale giocherò attivamente visto che il suo ciclo si esaurirà attorno ai miei 50 anni... Poi cederò passo alla progenie con PS5… Il Capitano avrebbe meritato di vederla. Se inventassero il cloud con l'aldilà...” NOSTRadamus




GOD OF WAR ASCENSION, PS3


Titoli di coda su God of War Ascension e con questo ho giocato l'intera saga da PS2 a PS3 passando per PSP. Non per niente il Capitano mi chiamava "fantasma di Sparta"... Il gioco, che in verità non aggiunge nulla di nuovo rispetto agli altri episodi soprattutto per quanto riguarda il gameplay, ormai ripetitivo, trova nel penultimo livello (la cosiddetta "ascensore") un livello di sfida talmente alto che una volta superato ti fa sentire veramente fiero  (io mi sono acceso una sigaretta!). Il successivo scontro finale è sicuramente più facile ma a dir poco epico per la maestosità e la crudezza delle scene! Con il tasto SHARE della PS4 avrei sicuramente condiviso con qualcuno il finale. Un gioco al quale avrei dato non più di un 8 ma che scatta nel finale a un 8.5 meritatissimo. Tra gli "hack and slash" è sempre il migliore. Forse è un po' più difficile lo scontro finale con Raul in "Okuto no Ken" dove veramente rischiavo di lanciare il controller verso il televisore... Riposa in pace Kratos. Da settimana prossima sotto con "Tomb Raider" mentre GOW sarà dato dentro per la prenotazione della PS4 dagli amici del Gamestop di viale Romagna! Del multiplayer in effetti non me ne è mai importato nulla... Buonanotte.

Voto 8.5

Il nostromo





TOMB RAIDER, PS3


Con questo nuovo episodio Square-Enix ha voluto dare nuova linfa al brand ormai datato (il primo episodio uscì su PS one) riducendo e semplificando la componente esplorativa a vantaggio di quella action. In questo modo tuttavia perde tutto ciò che caratterizzava la serie Tomb Raider rispetto alle altre e finisce per trasformarsi in un clone di Uncharted. Dispiace per Lara che smette di brillare di luce propria e che da questo momento potrebbe essere tranquillamente definita la "sorella minore" di Nathan Drake! Detto questo, resta comunque un gioco fatto bene, con una bella grafica e una storia intrigante. La crescita prevalentemente emotiva di Lara (che proprio alla fine del gioco acquisisce la seconda pistola automatica e diventa la Lara della PS one) è palpabile durante il gioco che forse, rispetto agli standard della serie, è un po' troppo facile. Buona la longevità. Grafica sicuramente non all'altezza dell'inarrivabile Uncharted ma di buon livello. Il finale è aperto come ci si aspettava a un seguito dal quale mi aspetto una maggiore difficoltà negli scontri coi nemici e nelle parti esplorative con possibilmente una preponderanza delle seconde sulle prime. Desidererei inoltre che Lara fosse un po' meno "smorfiosa". Ogni evento è sottolineato da gemiti, ansimi, etc. Va bene che parliamo di una adolescente avventuriera in erba e che ho giocato a Tomb Raider dopo aver terminato God Of War (in cui un uomo da solo distrugge tutti gli dei dell'Olimpo senza fare una piega) ma alla lunga i sussulti mi davano un po' fastidio.

Voto 8.25

Il nostromo

Preview: ieri sera ho iniziato Bioshock Infinite. Qui siamo decisamente su altri livelli. Non è un gioco ma un'esperienza! Si vede che c'è dietro un'idea. Si parte dal nove virgola...





BIOSHOCK INFINITE, PS3

Titolo affascinante prevalentemente per la trama e per la raffinatezza con la quale essa si sviluppa, per i continui riferimenti storici, per l'elegante colonna sonora di gusto retrò. Il gioco è anche solido nel gameplay anche se forse avrei incrementato la difficoltà visto che in caso di decesso si viene rianimati dalla compagna senza respawn dei nemici già uccisi... Devo dire che all'ultimo livello comunque tutti i nodi vengono al pettine e la vittoria finale bisogna guadagnarsela! Grafica sui livelli medio-alti come è tipico dell'Unreal Engine. Doppiaggi di livello assoluto. Finale al limite del delirio. Insomma un gioco che si vede essere stato scritto da un genio. Se fosse anche il mio genere preferito sarebbe un gioco perfetto! Si ferma al 9.25. Nel 2013 lo vedo dietro solo a Ni No Kuni e a The Last Of Us che ho appena iniziato ma che si attesta su livelli di irraggiungibilità.

Voto 9.25

Il nostromo





THE LAST OF US, PS3


Semplicemente il "canto del cigno" dell'attuale generazione di console come già lo era stato GOD OF WAR II per PS2. Uno dei rari casi in cui la sceneggiatura e la grafica sono parimenti al top di categoria! In questo gioco vengono richiamate meccaniche di gioco emozionanti quali protezione e cooperazione con bambino (vedi ICO) con tutto il carico emotivo che ne deriva, appassionanti fasi stealth con necessità di creare armi e medicamenti per poter proseguire nel gioco (nella miglior tradizione survival-horror), fasi action con la miglior intelligenza artificiale degli avversari mai vista in game (ebbene sì, anche superiore a quella evidenziata in Killzone 2; gli scontri con i "clickers" sono veramente al cardiopalma ed estremamente tattici!), il tutto legato da una trama e da una narrazione degna dei migliori episodi di The Walking Dead! Francamente difetti non ne ho trovati se non il finale (non finale) che apre per forza di cose a un seguito. Insomma, complimenti ai Naughty Dog per questa nuova IP che alza l'asticella del gaming e apre le porte alla nuova generazione videoludica.

Voto 9.75 (giusto perché la perfezione non esiste)! 
Il nostromo





CASTLEVANIA LORDS OF SHADOW 2, PS3


Nonostante i pessimi giudizi ottenuti dalla critica (voto Metacritic 66!!) il gioco mi è piaciuto assai. Certo ha perso l'epicità del primo episodio, i meccanismi di gioco ricalcano quelli collaudati del primo quindi, in fondo, non ci sono queste grandi novità ma il gioco risulta godibile, divertente e con una trama dignitosa. Anche le famose fasi "stealth" tanto bistrattate mi sono sembrate un valido diversivo a un gioco che altrimenti sarebbe una sorta di God of War vampiresco... Ottima longevità, grafica nella media ma grande giocabilità! Forse le sfide con i boss sono risultate un po' sotto le aspettative in quanto nel primo episodio, seppur meno numerose, erano più impegnative e evocative. Ma in quella circostanza i ragazzi di Mercury Steam di Konami vennero supportati dal maestro Kojima e non è poco... Tra l'altro Castlevania era il titolo che il Capitano attendeva con ansia ma è morto prima che venisse pubblicato purtroppo, per cui gli dedico anche questo secondo episodio. Sempre evviva il Capitano!

Voto 8
Il nostromo





WATCH DOGS, PS4


Era il gioco più atteso dell'anno. Hype incredibile dai tempi dell'annuncio di Ubisoft 3 anni fa. Il gioco ha in parte soddisfatto le mie aspettative. Tanto per cominciare non sono un fan di GTA quindi il mio giudizio su WD non risente dell'influenza del titolo di Rockstar Games. In soldoni, a me è piaciuto! La trama non l'ho trovata affatto scontata e la possibilità di interagire con TUTTI i personaggi che si incontrano per strada rende l'esperienza meno anonima che in altri giochi. Certo che se Boston è quella che trasuda dalle conversazioni "captate" dal cellulare di Aiden Pierce, il protagonista, non dev'essere un bel posto da vivere. Mi è rimasta impressa una intercettazione in cui una ragazza si lamentava del lavandino del fidanzato intasato dallo sperma!! Il gioco alterna fasi stealth (in cui si possono aggirare i nemici attivando carrelli elevatori o distrarli facendo attivare qualche pannello energetico) ad altre (in realtà la maggioranza) veramente action. E' insomma molto divertente e non mi ha affatto annoiato girovagare per Boston a caccia degli obiettivi principali e secondari. Non ho neanche trovato particolari problemi alla guida degli autoveicoli come letto in giro ma non ho il metro di paragone di GTA. Credo che avrebbero potuto sfruttare di più l'interazione con il treno (come nel trailer di lancio di un anno fa!!) e con i battelli. Un'altra pecca è che il titolo è ancora cross-gen quindi la grafica è la solita PS3 upgraded.

Voto 8.5
Il nostromo





METAL GEAR RISING REVENGEANCE, PS3 


Titoli di coda su Metal Gear Rising Revengeance, interrotto il 28 dicembre 2013 allo scontro con il boss finale per la difficoltà dello stesso e ripreso stamattina (3 agosto 2014) per assenza di novità videoludiche (sigh)! Questo è un gioco che, pur con tutti i limiti grafici del caso, si annovera tra i più divertenti che abbia mai giocato. Il prodotto è targato Platinum Games (quelli di Bayonetta per intenderci) e si vede. Marchio di fabbrica: la tamarraggine! Il gioco è pura azione e adrenalina, pieno di humor e con un combat system stellare. Pieno zeppo di situazioni al limite dell'assurdo. Possibilità di tagliare a fette tutto ciò che ti capita davanti. Si nota la mano di Kojima sulla story line, tanto per cambiare... Come già anticipato è stato arduo sconfiggere il boss finale (secondo solo a Raul in Okuto no Ken...) ma alla fine è crollato pure lui! Colonna sonora ovviamente tamarrissima! 

Voto 8
Il nostromo





DESTINY, PS4


Titoli di coda su Destiny, il gioco più atteso su next gen assieme a Watch Dogs, anche se in effetti i titoli di coda non si sono visti come a significare che in realtà il gioco inizia adesso (forse l'avevo già scritto con Skyrim...). Destiny è infatti solo un contenitore per poi intraprendere un'infinità di battaglie online tra guardiani di diverse squadre (6 vs 6), tutti contro tutti, 3 insieme contro un'infinità di nemici etc. Il gioco presenta pertanto due lati della medaglia: la prima, legata alla trama principale ovvero alla modalità single player, assolutamente mediocre, senza colpi di scena. Una sorta di tutorial per il gioco online che rappresenta l'altro lato della medaglia. Io stesso che odio il gioco online ho trovato molto gusto nell'affrontare le cosiddette "missioni dell'avanguardia" in modalità cooperativa con altri 2 giocatori sconosciuti che collaborano al tuo fianco. Davvero divertente! Per quanto riguarda il gameplay ho definito Destiny un "Duke Nukem" con grafica eccelsa e modalità online... Questo la dice lunga sul gioco. Sostanzialmente si spara all'infinito E BASTA, proprio così! Ma la caratterizzazione grafica del personaggio, la varietà delle armi e la bellezza degli scenari fantascientifici lo rendono divertentissimo! All'inizio avevo denigrato il gioco proprio per la sua piattezza di fondo ma alla fine ho colto la sua essenza che è la splendida modalità online. Un plauso ai ragazzi di Bungie per avere saputo rendere fruibile dall'inizio la modalità online senza intoppi sui server nonostante i milioni di utenti collegati sin dal day one (con buona pace  degli Evolution Studios con il loro fallimentare Drive Club!). 


Voto 8 (NB Watch Dogs aveva preso 8.5 perché a mio modo di vedere anche se inferiore tecnicamente presenta novità di assoluto rilievo nel gameplay).

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ASSASSIN'S CREED UNITY, PS4


Titoli di coda su Assassin's Creed Unity! Come al solito non ho capito una fava sulla trama... Il gioco è assolutamente godibile e divertente, tanto per cambiare l'ho spolpato quasi fino all'osso perché è sempre affascinante poter girovagare per le città del mondo (questa volta tocca alla Parigi della rivoluzione francese) in assoluta libertà. Certo, alla fine la minestra è sempre quella e la difficoltà rasenta lo zero, tanto per cambiare. Le meccaniche stealth sono a mio modo di vedere troppo poco usate e la pur vasta mappa viene purtroppo visitata in maniera reiterata solo in alcuni punti. Avrei gradito la possibilità, come ai vecchi tempi, di ripararti dietro a un avversario quando ti sparano. Insomma il capitolo 2 resta il migliore e l'ambientazione Italica Rinascimentale era sicuramente molto più evocativa. Pure il capitolo precedente, ambientato nei Caraibi e a sfondo piratesco mi ha intrigato di più anche perché era effettivamente diverso come ambientazione dagli altri.

Voto 8
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SUNSET OVERDRIVE, XBOX One


Titoli di coda su Sunset Overdrive il primo gioco che ho finito su console XOne! Gli autori sono gli Insomniac Games, quelli di Spyro, Ratchet and Clank e Resistance della console Sony che hanno abbandonato la "mamma" per approdare a Microsoft con questa esclusiva e soprattutto con una nuova IP. Il risultato è fantastico! Il gioco è assolutamente fuori di testa. Vesti i panni di un magazziniere che si trova a fronteggiare un'orda di esseri umani trasformati in mostri da una bibita messa sul mercato da un'industria chiamata Fizzco. Il magazziniere, che ben presto diventerà un eroe, acquisisce in poco tempo la capacità di scivolare su tutte le superfici "grindabili" della città (la surreale Sunset City) oltre a usare tutta una serie di armi assolutamente improponibili tipo lancia pupazzi esplosivi e quant'altro. Una volta presa confidenza coi comandi il gioco è davvero godibile e molto ironico. I colori sono estremamente sgargianti e la grafica e le ambientazioni stupende anche se un po' ripetitive. I personaggi sono ben caratterizzati e con grande personalità e sono uno più strampalato dell'altro. L'ironia insomma la fa da padrona. Il gameplay è finalmente qualcosa di innovativo e di questi tempi non è poco... Il gioco ha una durata soddisfacente e una difficoltà medio-bassa. Qualche doveroso paragone con la PS4: grafica assolutamente all'altezza dell'ammiraglia sony, palette cromatica forse ancora migliore! Il controller XOne mi sembra più solido e maneggevole della controparte sony. Al momento il top dell'esclusiva Sony sul mercato è Infamous ma questo non è certo da meno. Credo, in buona sostanza, che a differenza dei dati di vendita tra Sony e Microsoft, le due console siano pressoché sovrapponibili in quanto a potenza effettiva. La differenza la faranno le esclusive. Sony ne ha sicuramente qualcuna in più di Microsoft sulla carta ma The Order 1886 docet: il flop è dietro l'angolo. In questo caso comunque, per una volta: "W il gameplay!!"

Voto 8.5
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