giovedì 19 marzo 2015

THE ORDER 1886, PS4




BELLA MA FREDDA...


Titoli di coda su The Order 1886, la tanto attesa esclusiva Sony creata dai ragazzi di Ready At Dawn, quelli di Daxter e di God Of War Chains Of Olympus per PSP, che vantano nel loro team la presenza di un italiano, Andrea Pessino, che si è esposto in prima persona durante i mesi che hanno preceduto il lancio del gioco per cercare di placare le critiche e i dubbi circa l'effettiva qualità del titolo. Sia ben chiaro, The Order 1886, non è un brutto gioco ma semplicemente a parte la trama, l'ambientazione davvero affascinante e inusuale (Londra vittoriana mai trattata in un videogame), la varietà delle armi (se ne contano almeno una ventina, alcune davvero ben congeniate) e la grafica a dir poco superlativa, il gioco offre ben poco. Si percorrono infatti scenari realizzati alla perfezione (estrema qualità del dettaglio negli ambienti interni ed esterni, effetti di luce e movenze del viso dei protagonisti da “animation movie”) in cui paiono indistinguibili le sequenze scriptate da quelle “in game” ma cotal beltade non viene eguagliata purtroppo dal gameplay che costringe il protagonista a muoversi sostanzialmente lungo un immaginario corridoio (in perfetto stile COD!) affrontando nemici con IA di livello solo modesto, con una ripetitività di azioni da svolgere davvero disarmante. Scarsa inoltre la possibilità di interazione con gli ambienti di gioco e la distruttibilità degli stessi. 

In buona sostanza trattasi di un prodotto ottimamente impacchettato ma di scarso contenuto. Il paragone con Uncharted salta subito all'occhio ma almeno nel titolo Naugthy Dog abbondano le parti esplorative nelle quali bisogna dedicare un minimo di ragionamento e vi è un alto tasso di ironia nei personaggi. Ora, capisco che gli argomenti trattati non favoriscano l’aspetto prettamente ironico del gioco ma sicuramente un po’ di autoironia avrebbe giovato. The Order insomma si prende troppo sul serio ed è estremamente "simmetrico". Un'opera perfetta dal punto di vista estetico ma poco profonda in termini di gameplay (come del resto lo era la versione di God Of War dello stesso studio).

Non mi soffermo su uno degli argomenti presi a baluardo dalla critica e cioè l'infarcimento di Quick Time Events perché personalmente non mi dispiacciono (GOW ne è pieno zeppo eppure funziona!) o dall’eccessiva lunghezza delle fasi scriptate (il Capitano quando finì Metal Gear Solid IV disse che impiegò 18 ore di cui 5 di filmati, in cui spesso si addormentava...). Sono invece d'accordo sulla scarsa longevità del prodotto: circa 10 ore per terminare la missione principale in modalità normale con il 40% del tempo speso in filmati è davvero poco! Dico solo che il commento di mio figlio Riccardo, 7 anni, ai titoli di coda è stato "... Ma The Order dura poco!" E si sa che i bambini sono la bocca della verità...

Come già espresso più di un anno fa, da questa next gen ci aspettiamo di più, non solo in termini di grafica! Nuove idee in termini di gameplay, questo vogliamo! E soprattutto, vogliamo divertirci. Riprovaci Ready At Dawn, sarai più fortunata!


Voto 7.5
Il nostromo