domenica 12 luglio 2020

FIST OF THE NORTH STAR - LOST PARADISE, PS4




MALEDETTO LOCKDOWN...


Titoli di coda per Fist Of The North Star Lost Paradise, il gioco dedicato a Ken il Guerriero per l'attuale generazione di console. Ci tengo innanzitutto a precisare che il titolo SEGA è esclusiva PS4 e che è già un po' datato, essendo uscito nei negozi in ottobre 2018. Tuttavia, l'assenza di titoli interessanti per il sottoscritto nel periodo immediatamente antecedente l'uscita di The Last Of Us 2, mi ha fatto rispolverare questo gioco. Gli autori del titolo sono gli stessi della saga Yakuza (serie che in realtà non ho mai provato) ma avendo completato il precedente capitolo di Kenshiro su PS3 ci tenevo a testare anche questa versione. Il titolo per PS3 era un "musou" cioè un gioco con percorsi ben definiti in cui si affrontavano decine e decine di avversari in sequenza fino ad arrivare allo scontro con il boss di turno e via a ricominciare daccapo fino allo scontro con il boss finale (in quel caso Raoul e vi assicuro che è stata una tra le boss battles più difficili che abbia mai ingaggiato!). In Lost Paradise invece ci troviamo di fronte a un open world in cui potremo (con tutti i limiti del caso) viaggiare dove vogliamo (in realtà il mondo di gioco non è poi così grande: la città, il deserto da girovagare con una dune buggy customizzabile, con qualche avamposto "amico" e la fortezza di Cassandra in cui troveremo il fratello maggiore Toki pronto ad insegnarci nuove tecniche.

Tralasciando l'aspetto squisitamente tecnico del gioco che non fa gridare certo al miracolo (gli sfondi sembrano provenire direttamente dalla PS3, gli avversari sono riconducibili a una manciata di archetipi che si ripetono all'infinito, la lingua è localizzata solo in inglese e giapponese - e ovviamente ho scelto la seconda, l'effettistica audio in generale è di basso livello eccezion fatta per le voci dei protagonisti principali) nel complesso il gioco mi ha divertito forse perché il sottoscritto ha un gusto videoludico un po' retrò nonché arcade e questo gioco è certamente tutto questo. Proprio per questa mia inclinazione ho voluto raccogliere in giro per il deserto i cabinati di alcuni storici giochi SEGA quali Out Run, Super Hang On e Space Harrier che vanno consegnati al titolare di una sala giochi in Eden (la città fortezza dentro la quale si svolge la maggior parte del gioco e nella quale è nascosta Julia che dovremo salvare) che è stato in grado di ripararli e di farli funzionare in modo da poterci giocare (trofeo Gamer Archeology)! Stesso discorso per la versione home di Fist Of The North Star per Sega Master System che il protagonista potrà utilizzare nella propria "dimora" su un TV a tubo catodico, fantastico!!

 

Ma allora, considerando che i capitoli sono in tutto solo 10 e se vai dritto per dritto in una manciata di ore arrivi ai titoli di coda, come ho trascorso 40 e passa ore con questo titolo? La risposta è presto detta! Il gioco è pieno zeppo di "substories" (80 per la precisione) che scorrono via lisce come bocconcini! Inoltre ci si può cimentare in svariati minigames che allungano certamente il "brodo" del gioco. Parliamo di attività che poco hanno a che fare con l'originale Saga di Kenshiro ma che tuttavia, non essendo fan accanito dell'anime, ho trovato tutto sommato divertenti. All'interno della città di Eden il nostro protagonista potrà così rendersi utile in svariate attività che gli faranno guadagnare crediti e soldi come fare il barman (ebbene sì le tecniche della scuola di Hokuto torneranno utili anche per la preparazione di deliziosi cocktails!), gestire un night club (in questa circostanza ci troveremo a dover intrattenere con delle ragazze i clienti del locale notturno...), curare i malati nella clinica di Toki (mediante una sorta di rythm-game in cui dovremo premere i pulsanti a tempo per toccare i punti vitali dei cittadini malati e nel contempo eliminare gli avversari), aiutare Lynn (la bambina amica di Ken con sicuri problemi di autismo...) a vendere i prodotti più svariati in città, partecipare con Bart (il ragazzino amico di Ken, provetto meccanico) a numerose gare nel deserto con la dune buggy, competere nell'Arena della città con i più ostili avversari in scontri di gruppo o singoli, giocare banalmente al Casino (mai entrato una volta...) e lavorare come "cacciatore di taglie" (devo dire l'attività più redditizia del gioco!). Vi è un'altra attività secondaria effettuabile nel deserto che consiste in una sorta di "baseball" in cui devi prendere a sprangate gli avversari che ti vengono incontro in moto (il punteggio sale a seconda della distanza percorsa dello sventurato motociclista respinto dalla nostra mazza...) ma non son più riuscito a trovare la location sulla mappa per cui l'ho solo testato una volta... Insomma, di cose da fare ce ne sono a bizzeffe prima di arrivare ai titoli di coda!

 

La parte più divertente del gioco resta comunque quella relativa ai combattimenti. Sentire Kenshiro pronunciare in giapponese "Omae Wa Moo Shindeiru!" ("Tu sei già morto!") prima che la testa dell'avversario esploda in mille pezzi non ha prezzo! Nel gioco ritroveremo infatti le stesse tecniche dell'Hokuto Shinken che abbiamo ammirato nell'anime. Mano a mano che potenzieremo le abilità di Kenshiro tramite l'acquisizione di sfere di diversi colori in grado di incrementare forza, resistenza, potenza degli attacchi basali e del "burst mode" (attivabile premendo R2 quando, dopo un certo numero di colpi messi a segno, si illumina completamente l'indicatore delle 7 stelle di Hokuto. Vi ricordate l'aura rossa infuocata attorno al corpo di Kenshiro, con la maglietta che finisce in brandelli?) la sfida diventerà sempre più divertente e appagante, vi assicuro. Stesso discorso per le tecniche acquisite dal fratello Toki, sicuramente tra le più letali. Inoltre ogni volta che sconfiggeremo un boss o incontreremo un personaggio della trama principale, acquisiremo un "talismano" attivabile tramite pressione della croce direzionale (se ne possono pertanto equipaggiare al massimo 4 per volta) che doneranno particolari abilità temporanee al protagonista (a tal riguardo vi suggerisco di equipaggiare quelli di Toki, Julia, Lynn e Shin, a mio avviso i migliori). Combinazioni di tasti differenti determineranno modi di attacco differenti fino ad arrivare ad alcune fasi del combattimento con i boss che richiedono l'espediente del Quick Time Event alla lunga un po’ stucchevole…

 

In conclusione, un gioco assolutamente grezzo (nel senso buono del termine) dal quale non ci si deve aspettare più di tanto. Sarà stato il lockdown, sarà stata l'assenza di offerta videoludica di livello (siamo pur sempre alla fine di una generazione!) ma tutto sommato non mi è dispiaciuto.


 

Voto 7.5

 

Il nostromo