martedì 16 novembre 2021

NIER REPLICANT, PS4

 



"VECCHIO LIBRO SCOLASTICO"


Titoli di coda su Nier Replicant, versione rimasterizzata di NieR, uscito nel lontano 2010 per PS3/XBox 360, uno spin-off di Drakengard, titolo a sua volta pubblicato per la prima volta su PS2. Il direttore del gioco è quel genio di Yoko Taro che tanto abbiamo apprezzato nell’ideazione del seguito di NieR, cioè NieR Automata, uno dei giochi più affascinanti di questa generazione videoludica. Purtroppo, approcciarsi a questo gioco dopo aver terminato NieR Automata, ha inficiato non poco sul suo giudizio complessivo in quanto Replicant sembra semplicemente una versione embrionale di Automata.

La prima cosa che salta all’occhio è la qualità grafica che sfiora appena la sufficienza. Non troverete certo soddisfazione nell’attraversare le solite 4-5 macroaree del gioco caratterizzate da paesaggi poco definiti e con interazione pressoché nulla con il fondale di gioco. Inoltre l’ingresso o l’uscita da queste aree così come in particolari strutture contenute in esse (come ad esempio la Biblioteca, la villa di Emil, etc) necessitano di caricamenti che alla lunga risultano essere particolarmente frustranti. Inoltre le missioni secondarie risultano essere molto ripetitive e ti spingono a spostarti in maniera compulsiva da un punto all’altro della mappa del gioco a raccattare oggetti da consegnare all’NPC di turno, ampliando il senso di sconforto determinato dai caricamenti ripetuti.

Il battle system è assolutamente basico e consta di schivata, parata, attacco leggero e attacco magico, quest’ultimo grazie all’ausilio di Grimoire Weiss, un tomo che volteggia alle spalle del protagonista un po’ come i POD di NieR Automata. Le combinazioni dei colpi non sono così variegate e francamente non c’è da stare molto a preoccuparsi di parare e contrattaccare tanto i nemici (almeno alla  difficoltà “normale” alla quale ho giocato) vengon giù come birilli… C’è da dire però che venivo da 8 mesi di Dark Souls Saga è qualcosa vorrà pur dire…

Insomma, date le premesse, ero pronto a massacrare il gioco con un voto prossimo a un 7 risicato e invece esso si è clamorosamente "aperto" una volta completato! Ebbene sì: il bello del gioco inizia quando lo finisci per la prima volta. Infatti da lì partirà nuovamente la storia ma questa volta, vista dall’ottica dei nemici con possibilità di ottenere ulteriori quattro finali! (l’ultimo aggiunto appositamente per questa versione rimasterizzata). In questo modo verranno approfondite le personalità dei protagonisti: scopriremo l’origine di Emil che sarà il boss segreto di NieR Replicant; scopriremo la personalità di Kainè, sicuramente il personaggio più caratterizzato e controverso del gioco. Scopriremo che c’è del buono laddove avevamo sempre visto il male (e viceversa). Scopriremo un mondo sull’orlo dell’annientamento dove i nemici, cioè le ombre (in realtà le anime degli esseri umani che hanno contratto un morbo misterioso) per sopravvivere, devono essere trasposti in altri "involucri" (cioè corpi di persone ancora sane). E quando a un certo punto del gioco (tra il secondo e il terzo finale) ti rendi conto che stai falciando ombre di piccole dimensioni che si muovono a gattoni e “droppano” vecchi libri scolastici o album da colorare, un senso di autentica tristezza di prende il cuore. Insomma, ennesima dimostrazione in cui il contenuto vince sul contenitore ed eleva il gioco a opera narrativa!

Un ultimo doveroso apprezzamento alla colonna sonora che va a diversificarsi in base alle diverse macroaree e ai boss, davvero superlativa. Peccato che la prima stampa sia economicamente inarrivabile… 

In conclusioni, un gioco che sente pesantemente dal punto di vista tecnico il peso degli anni ma che per contenuti è di grande attualità. 
 
Voto 8
 
Il nostromo

 
E adesso, come promesso, sotto con Dark Souls 2, in attesa di Elden Ring!