OLTRE LE GAMBE C'E' DI PIU'??
Questa è una recensione postuma nel senso che il gioco l’ho finito questa estate (quindi prima di iniziare Lies Of P) ma non ho mai avuto voglia e tempo di recensirlo. Sarà pertanto una recensione piuttosto stringata anche perché le sensazioni immediatamente successive al completamento del gioco sono ormai svanite. E anche perché non stiamo parlando di un titolo memorabile.
Proseguendo sulla scia dei titoli sudcoreani, ecco a voi la breve recensione di Stellar Blade, titolo action-RPG scritto da Shift Up e prodotto come esclusiva Sony per PS5.
L’attesa per questo titolo era soprattutto giustificata dalle grazie della protagonista Eve (il cui corpo si ispira a una modella coreana di nome Shin Jae-eun) che venivano propagandate in tutti i trailer di presentazione. E in effetti non nego che gran parte della sua attrattiva ruota intorno ai seni e alle natiche della protagonista, dotata peraltro di ampio campionario di vestiti, costumi da bagno, acconciature e chi più ne ha più ne metta, per la gioia di noi “smanettoni”.
A parte questo discorso puramente ormonale, il gioco mi ha comunque discretamente intrattenuto per la dinamicità e la freschezza del gameplay tanto da arrivare a platinarlo. A riprova di ciò vi segnalo che questo è il primo gioco in assoluto per il quale compio una seconda run (necessaria al conseguimento di tutti i finali).
Evito di dilungarmi sulla trama che sostanzialmente vede Eve, creatura cibernetica (ma non lo scopriremo subito per cui trattasi di innocente spoiler; peraltro era impossibile che una ragazza di siffatta bellezza fosse umana!), scendere sulla terra, a partire da una colonia nello spazio, per salvarla dall’invasione e distruzione a opera di misteriose creature chiamate Naytiba. Gli uomini sopravvissuti si sono rifugiati all’interno di una città fortificata, Xion, dove resistono ancora barlumi di civiltà, negozi e attività varie. Per il resto viaggeremo in un mondo open world estremamente desolato e desertico (che a tratti mi ha ricordato il pessimo Fist Of The North Star - Lost Paradise, non scherzo), accompagnati da alcuni alleati, Lily e Adam, per risalire alle origini dei Naytiba e della stessa protagonista. E ciò che scopriremo sarà piuttosto sconvolgente ma non vado oltre per evitare pericolosi spoiler…
Al di là della trama che di per sè non sarebbe neanche pessima, è l’intreccio dei fatti e soprattutto la caratterizzazione dei personaggi che viene a mancare. Sembrano tutti un po’ “imbalsamati” e privi di pathos. Nonostante queste limitazioni imputabili anche alla poca esperienza del team sudcoreano (non stiamo certo parlando dei Naughty Dog!), il gioco riesce a essere divertente sotto l’aspetto del puro gameplay con ritmi dannatamente action che richiamano talvolta Bayonetta (per le natiche e la schivata perfetta), altre volte Vanquish (per il ritmo incalzante, la trama shi-fi e la superficialità generale del racconto), altre volte ancora NieR Automata (per la presenza del drone di supporto) e per taluni aspetti meramente di combat system (prendete quest’ultimo accostamento con le pinze eh…), Sekiro. In effetti a farla da padrone nei combattimenti è ancora una volta il parry (che evidentemente in Corea va via come il pane…) che se effettuato col giusto tempismo andrà a riempire una barra di instabilità del nemico che a un certo rimarrà tramortito e soggetto ad ulteriori colpi letali da parte della nostra protagonista (bla… bla… bla). Tutto ciò avrà ovviamente vitale importanza negli scontri coi numerosi boss che andremo ad affrontare e che ci daranno non poco filo da torcere. C’è da dire tuttavia che l’albero delle abilità è così ampio che ad un certo punto le nostre capacità saranno in grado di soverchiare qualsiasi avversario ci si presenterà davanti (eccetto il boss finale che è effettivamente fuori scala e mi ha dato sicuramente qualche grattacapo).
Ho sinceramente poco altro da aggiungere su questo titolo che sicuramente ha qualcosa da dire sotto l’aspetto puramente tecnico ma assai poco per quanto riguarda i contenuti (un'eccezione: l'ascensore orbitale, una trovata davvero geniale!). Non credo che mi cimenterò in un eventuale sequel proprio per questi motivi.
Preferisco pertanto lasciare il campo ad una serie di scatti in-game così che possiate ammirare anche voi le forme della protagonista, sicuramente il vero punto di forza del gioco, almeno per il sottoscritto. La più matura strega di Umbra, Cereza, resta comunque due spanne sopra per sensualità e carattere, su questo non ci piove…
Voto 8
Il nostromo
Ed ecco alcuni favolosi scatti in-game che testimoniano la bontà della mia recensione e di questa modella...
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