sabato 19 maggio 2018

BAYONETTA 2, Nintendo Switch



CHE GRAN C...


Titoli di coda mentre Cereza balla la lap dance per Bayonetta 2, versione Switch!

Fantastico gioco, forse anche superiore al primo capitolo, se non fosse che lo riprende in tutto e per tutto amplificando al massimo il gameplay e moltiplicando esponenzialmente i boss. Uno dei giochi più adrenalinici e divertenti a cui abbia mai giocato. Il primo era riuscito anche a commuovermi, questo solo a tratti nel finale.

La relativa potenza della console Nintendo non consente chiaramente la sfarzosità grafica che questo gioco meriterebbe ma la velocità del gameplay la fa ancora una volta da padrone e, tranne qualche incertezza, il gioco fila liscio con un frame rate stabile. Davvero un’altra perla videoludica di quel genio di Ideki Kamiya! 

ll finale fa da prologo al prossimo terzo capitolo che, ahimè , vedremo ancora una volta solo su Nintendo. Un gioco fresco, spumeggiante con la protagonista che sprizza personalità e sensualità da tutti i pori. In certi momenti per la frenesia degli eventi mi faceva male la mano e, con una protagonista del genere, ci sarebbe da pensar male...

Grande Bayonetta e alla prossima! 

Voto 9.5
Il nostromo

DARK SOULS 3, PS4






TRIBUTO AL MESSIA!



Inviatiamo sul blog il grandissimo Ciro Vella che d’ora in poi chiameremo “il Messia” per la bravura in ambito videoludico (59 platini conquistati in carriera!) che si è cimentato con l’ultima opera del maestro Miyazaki, Dark Souls 3. Questo è l’SMS inviato appena completato il gioco. Buona lettura e un ringraziamento di cuore per aver voluto condividere con noi la sua esperienza!


Finito Dark Souls 3!
Che dire… E’ stata la solita esperienza che ha mischiato frustrazione ed esaltazione: 60 ore a mettere duramente alla prova le capacità del giocatore, anche mentalmente. Ci sono state 100 volte in cui ho pensato “lo restituisco a Luca” seguite da 101 volte in cui ho pensato di riprovarci. La serie dei Souls è così ed è nella storia dei videogiochi ormai per questo. Una volta concluso il senso di appagamento è unico. 

Il miglior metodo per giudicarlo, essendo parte di una saga, è il confronto: di questo capitolo rispetto agli altri mi è piaciuto tantissimo il lore, finalmente meno complesso e più esplicativo rispetto agli altri e di conseguenza nasce questa sensazione di brama nel diventare il vero Signore dei Tizzoni che ti accompagna quasi dall’inizio aumentando continuamente l’ambizione di sconfiggere tutti i boss (anche quelli opzionali) per non lasciare le cose a metà.

Bellissime le ambientazioni. Inizialmente preferivo Bloodborne sotto questo punto di vista, ben più cupo e “sporco/malato”; in realtà andando a ripescare luoghi epici della cultura medievale reinterpretati in stile Souls devo dire che preferisco questo capitolo. La sensazione di claustrofobia data da Demon Souls (che ha platinato n.d.r.) però non è ancora stata raggiunta! OST capolavoro, alcune tracce gasano tantissimo. Sistema di combattimento: è il fulcro del gioco, è una riconferma, è esattamente cosa dev’essere un gioco. Non si da mai nulla per scontato, ogni boss ha una sua strategia, devi essere in grado di schivare e di parare, devi livellare, devi stare attento anche al mostro più stupido. Peccato per qualche difetto di telecamera e il frame rate che a volte peggioravano la qualità del gioco.

In definitiva gli do un bel 9! E’ probabilmente il miglior gioco che ho giocato della saga. Mi mancano Dark Souls 1 e 2 ma prenderò una pausa con un più rilassante Super Mario e poi Zelda! 

Il Messia

ASSASSIN’S CREED ORIGINS, PS4


UNA VENTATA DI FRESCHEZZA AFRICANA...


Titoli di coda per Assassin’s Creed Origins. Davvero un gran gioco tant’è che al momento "siamo" (mio figlio mi ha dato una grossa mano...) a circa 100 ore e manca l’ultimo trofeo da conquistare “vecchie abitudini” prima dell’agognato platino. A parte il comparto grafico eccelso e il solito senso di libertà assoluta, spiccano il nuovo sistema di combattimento mutuato da The Witcher, l’utilizzo di un’aquila che consente di scorgere dall’alto postazioni nemiche, tesori, nonché di “taggarle” per un facile riconoscimento e una trama convincente e in qualche modo “adulta” che va a descrivere la nascita del Credo.

Le missioni secondarie sono assolutamente varie come da tradizione e nella maggior parte dei casi interessanti e in effetti credo ne restino 2-3 per completarle tutte. Al di là della trama che al solito è un mero pretesto per lo svolgimento del gioco, a far la differenza è sempre la location e a tal riguardo l’antico Egitto è assolutamente evocativo e stimolante.

Personalmente ho trovato più riuscito il secondo capitolo della serie in quanto la commistione di religione e credo (di cui la mela dell’Eden è il simbolo) dava maggiore profondità alla trama. Ma questo si piazza decisamente al secondo posto staccando gli altri capitoli della serie (eccezion fatta per Black Flag che è tra l’altro dello stesso autore). A proposito, sempre nel finale, riaffiorano le battaglie navali che evidentemente sono molto care a questo programmatore, sempre affascinanti e cariche di adrenalina. 

Insomma: al di là della quest principale sicuramente corposa, tra missioni secondarie, caccia grossa alla fauna locale, conquista di fortini nemici, tesori subacquei, vascelli nemici da depredare, ce n’è per tutti i gusti! Per chi ama la competizione online ci si può infine cimentare nelle Arene o nelle gare sulle Bighe.

In definitiva lo metterei un gradino sotto Horizon solo perché la storia in fondo è sempre quella ma stiamo parlando di uno dei migliori titoli per PS4 in circolazione. Alla fine, cara Ubisoft, prendersi un anno sabbatico è servito!



Voto 9

Il nostromo